ALITOSI: ALITO CATTIVO, COSA FARE.

Alitosi: alito cattivo è uno spiacevole sintomo che affligge numerose persone, dovuto all’emissione di sostanze di sgradevole odore (composti zolfati) durante gli atti respiratori con la bocca o durante il dialogo.

L’alitosi: alito cattivo, colpisce anche persone che spazzolano regolarmente i denti in quanto il cattivo odore è frutto del metabolismo di batteri che risiedono sulla superficie della lingua. Questo problema è dovuto a volte anche dai cibi che assumiamo e quindi anche dal modo come il nostro apparato si comporta nella nostra digestione.

 

La cosa primaria da fare è rivolgersi all’odontoiatra.

 

Alitosi: alito cattivo

Quali possono essere le cause dell’alitosi

 

 La Placca

l’igiene orale non effettuata a dovere è la prima causa dell’alito cattivo. Questo comportamento, infatti, consente alla placca di depositarsi sui denti, provocando l’infiammazione e sanguinamento delle gengive. Il sangue che resta nel solco gengivale viene attaccato dai batteri con conseguente produzione di gas responsabili dell’alitosi.

La placca può essere rimossa con un’accurata pulizia con spazzolino, filo interdentale o scovolino. Ma se si è già formato il tartaro diventa necessaria una seduta di igiene orale da effettuarsi presso uno studio dentistico.


Le Carie

Le carie sono lesioni dei denti provocate dalla placca che si è accumulata erodendo lo smalto, oltre che dai residui di cibo che rimangono tra dente e dente e vengono attaccati dai batteri producendo cattivo odore.

Nella parte iniziale del processo, la carie non produce alcun sintomo, invece sa subito si potrebbe notare un leggero alito cattivo, per cui la presenza di questo problema ci deve allertare affinché ci spinga ad eseguire un controllo dal dentista, evitando che la carie vada troppo avanti e danneggi irrimediabilmente il dente.


L’Arrivo di un Dente del Giudizio

I denti del giudizio che stanno crescendo ma non sono ancora spuntati del tutto hanno la loro corona parzialmente coperta dalla gengiva, che ne costituisce una sorta di cappuccio sotto cui possono infilarsi i batteri. Essendo anaerobi, questi batteri non hanno bisogno dell’ossigeno per vivere e quindi possono proliferare per tutto il tempo di crescita del dente, fino a quando non spunterà definitivamente, creando gas maleodoranti.

In questa situazione, quindi, il problema dell’alitosi dovrebbe scomparire da solo a meno che il dente non cresca storto e quindi non crei un ascesso capace di provocare un’infiammazione alla gengiva.


Condizioni mediche

Infezioni del tratto respiratorio, sinusite cronica, scolo rinofaringeo, bronchite cronica, diabete, disturbi gastrointestinali o malattie epatiche e renali possono contribuire ad avere problemi di alito cattivo.
Un’infezione alle vie respiratorie provoca una produzione abbondante di muco capace di generare un alito cattivo che quindi non trae la sua origine dalla bocca ma deriva dall’azione di espirazione dell’aria. Questo perché nel muco si annidano batteri in grado di generare cattivi odori, avvertiti ogni volta che si espelle aria dalla bocca o dal naso.


L’uso del Tabacco

Le sostanze tossiche contenute nelle sigarette si depositano sui denti e vengono assorbite dalle mucose della bocca. Al tempo stesso, l’assunzione del fumo provoca una riduzione della salivazione che tra le varie funzioni ha anche quella di lavare i batteri all’interno della bocca. Quando la saliva è scarsa, i batteri possono accumularsi più facilmente e produrre, come conseguenza, i gas responsabili dell’alitosi.


L’Alitosi di Origine Alimentare

Il cibo che si accumula sui denti e negli spazi interdentali può accumulare batteri che rilasciano cattivi odori.

L’alimentazione influisce sulla presenza di cattivi odori provenienti dalla bocca. Anzitutto, l’alito cattivo può derivare dall’aver ingerito alcuni alimenti come l’aglio o la cipolla, le cui sostanze maleodoranti vengono espulse dal nostro organismo attraverso la respirazione.

 

Ma non è tutto. L’alitosi può essere provocata anche da diete ipocaloriche o comunque squilibrate  che siano in grado di provocare un’alterazione del metabolismo e di conseguenza la produzione di sostanze che possano provocare alito cattivo.

Attenzione quindi alle diete iperproteiche, ricche di latticini, carne e pesce, le cui proteine possono essere utilizzate dai batteri come fonte per la produzione di zolfo, una delle sostanze che più di ogni altra contribuisce a creare alitosi.


Problemi parodontali

L’alitosi può essere un sintomo di piorrea. Il cattivo odore può provenire dalle tasche parodontali, vuoti sottogengivali dove si accumulano placca e tartaro. A dispetto delle convinzioni generali raramente l’alitosi trae origine da patologie extra cavo orale.

 

Che fare quando l’alitosi perdura nel tempo

Si può dire che l’alitosi può avere molte cause e che in genere si tratta di un sintomo temporaneo e non preoccupante.

C’è però da aggiungere che quando si protrae nel tempo può essere il segnale che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Meglio dunque, in questo caso, sottoporsi a una visita odontoiatrica, soprattutto nei casi in cui questo sintomo sia associato ad altri come il sanguinamento delle gengive o la fuoriuscita di pus dalle stesse gengive.

 

Alito cattivo rimedi

10
Consigli per prevenire l’alitosi.

 

  1. Avere un’ottima igiene orale giornaliera.
  2. Sciacquare la bocca con un collutorio dopo i pasti.
  3. Masticare gomme senza zucchero per stimolare il flusso di saliva.
  4. Fare spuntini con sedano, carote e mele che aiutano a rimuovere i residui di cibo.
  5. Seguire una dieta nutriente, poiché le carenze vitaminiche possono contribuire all’alito cattivo.
  6. Evitate certi cibi come cipolle e aglio che provocano odori molto intensi anche se cotti.
  7. Consumate con moderazione anche i latticini. Un consumo eccessivo infatti può superare le capacità digestive del nostro organismo, provocando la comparsa di odori sgradevoli.
  8. Mantenete la bocca umida. La saliva pulisce i batteri dalla bocca. Bevete acqua regolarmente ed evitate bevande alcoliche (l’alcool agisce disidratando).
  9. Spazzolate regolarmente la lingua. In commercio esistono degli spazzolini appositi per pulire la lingua, ma anche il comune spazzolino da denti può fungere allo scopo. I momenti migliori per spazzolare la lingua sono al mattino e alla sera prima di coricarsi.
  10. Consultate il vostro dentista. Spesso l’odore sgradevole e persistente può essere dovuto ad una malattia gengivale o ad un disordine digestivo.

 

E’ opportuno passare una visita specialistica dal vostro dentista, che potrà valutare meglio la situazione e consigliarvi.

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